Ieri, 24 gennaio 2021, abbiamo celebrato la terza giornata mondiale dell’educazione.
Nella giornata di oggi, l’UNESCO promuove la seconda giornata del #LearningPlanet Festival in collaborazione con le principali organizzazioni a livello mondiale: un evento per ispirare e responsabilizzare gli studenti al coinvolgimento nello sviluppo di un futuro migliore, ma anche per celebrare l’impegno di chi è impegnato a ricercare e creare nuovi modi di insegnare ed apprendere.
Quest’anno il tema scelto per l’evento è: “Recuperare e rivitalizzare l’educazione per la generazione Covid-19”.
Come per la formazione scolastica, anche l’educazione musicale è stata fortemente impattata dalla situazione globale che ci troviamo ad affrontare: lunghi periodi di didattica a distanza, nuovi modi di proporre le attività individuali in presenza.
Sulle tante difficoltà hanno prevalso e stanno prevalendo la creatività, la passione, la competenza degli insegnanti. Si sono messi e si mettono in discussione ogni giorno da quasi un anno perché nessun allievo rimanga solo, perché l’apprendimento e l’entusiasmo degli allievi stessi siano, nonostante tutto, la priorità.
L’educazione è un diritto umano, un bene pubblico e una pubblica responsabilità.
La musica assolve funzioni sociali e culturali, per questo è tra le esperienze di formazione extra-scolastica più apprezzate per bambini e ragazzi, ma anche un’opportunità di educazione permanente per gli adulti.
La musica e l’educazione musicale sono strumento educativo in grado di favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali e promuovere l’acquisizione e lo sviluppo di abilità fondamentali nelle aree più varie.
La musica è un’esperienza di formazione aperta a tutti, l’espressione eclatante di quel diritto democratico all’educazione che in questi giorni celebriamo.
L’insegnante non è solo il detentore del sapere, della conoscenza, ma soprattutto il facilitatore dell’apprendimento, colui che ha il compito di sviluppare processi di formazione che tengano conto delle caratteristiche individuali di ogni allievo, il motivatore che sa creare una didattica inclusiva, figlia e allo stesso tempo madre del sapere curricolare e degli obiettivi del singolo allievo.
Il lavoro degli educatori, degli insegnanti, non potrebbe essere più fondamentale per lo sviluppo delle nuove generazioni. Per questo, la giornata di oggi è specialmente dedicata a dire tutti loro: “GRAZIE”. ▫️Lisa Ragagnin
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